FIRENZE – “È una cosa terribile che le religioni siano fonti di conflitto. Questo avviene perché non c’è comprensione dell’altro”. La condanna del fanatismo e dell’ideologia religiosa arriva da Tyensin Gyatso, il 14/o Dalai Lama, oggi a Firenze nel suo intervento al Festival delle religioni dal titolo ‘Io sono’.
Interloquendo con esponenti di altre religioni, tra cui anche l’imam di Firenze e presidente Ucoii Izzedin Elzir, la massima autorità del buddhismo tibetano non ha girato attorno al tema del fondamentalismo terrorista: “Si parla ad esempio di terrorista musulmano, terrorista buddista. Io sono contrario: al momento in cui uccidi non sei più un religioso, sei solo un terrorista. Il principale principio del musulmano è di amare tutto il creato di Allah, e nel momento in cui uccidi qualcun altro, smetti di essere musulmano”.
Dal Dalai Lama un semplice invito: “Nella mia vita – ha detto – sono stato testimone di tante cose, tanti conflitti: è venuto il momento di fermare queste sofferenze. Il rimedio è di metterci in relazione gli uni con gli altri perché sono più le cose che ci accomunano, in particolare il fatto che siamo esseri umani, siamo tutti uguali”.
Nell’occasione al Dalai Lama è stato consegnato il Sigillo della Pace della Città di Firenze da parte del sindaco Dario Nardella. >>> Ascolta