FIRENZE – “My body is mine”: questo uno dei cartelli, sventolato da alcune ragazze statunitensi al corteo organizzato sabato sera in solidarietà con le studentesse Usa che hanno denunciato di essere state stuprate da due carabinieri. Alla manifestazione, organizzata dal gruppo ‘Non una di meno’ e promossa attraverso i social nei giorni scorsi, hanno preso parte oltre 400 donne; le partecipanti sono partite da piazzale Michelangelo e con la loro marcia sono arrivare in pieno centro storico.
Nel frattempo vanno avanti le indagini a carico dei due militari: sabato il sostituto procuratore Antonella Masala, della Procura militare di Roma, è arrivata a Firenze per sentire i due carabinieri. I reati che sarebbero contestati ai due dalla Procura militare, che avrebbe già acquisito parte delle carte in mano ai colleghi della procura di Firenze che indagano sulla presunta violenza, al momento sarebbero quelli di violata consegna e peculato.
Intanto tramite il capo ufficio stampa, il colonnello Roberto Riccardi, l’Arma dei carabinieri ha chiesto “scusa a queste due ragazze e speriamo di recuperare con loro e con le loro famiglie”. “La giustizia sta facendo il suo corso”, ha poi ricordato sottolineando come nei confronti dei due militari sia stato adottato “un provvedimento immediato, forte”, come la sospensione.