FIRENZE – Il rischio concreto era che potesse ridurre in schiavitù e vendere anche le sue nipotine. Questo ha spinto il gip di Firenze a ordinare l’arresto in carcere per il padre della ragazza tenuta segregata in casa per 4 anni, in attesa di consegnarla alla famiglia che aveva pagato 15 mila euro per averla in sposa per loro figlio.
L’uomo, un rom 49enne di nazionalità serba, viveva in una casa popolare alla periferia di Firenze: oltre alla figlia, anche i due figli maschi, le rispettive mogli e le loro figlie piccole. Proprio per tutelare il loro futuro che è intervenuto il giudice con l’arresto: troppo alto il rischio che l’uomo potesse tentare di vendere pure le nipotine.
Durante le indagini un’altra conoscente della famiglia, anche lei rom, avrebbe confermato agli investigatori l’usanza dei matrimoni combinati, come quello cui sarebbe stata costretta la ragazza oggi 17enne se non fosse riuscita a chiedere aiuto.
E dire che la aveva provate davvero tutte a sottrarsi al matrimonio che non voleva, perfino ingrassare deliberatamente. Nel 2013 la famiglia dello sposo arrivò dalla Francia per conoscerla. Da quel giorno lei, 13enne, iniziò a mangiare senza limiti. L’anno successivo, a Firenze durante la ‘festa di fidanzamento’ che suggellava l’accordo, i suoi ‘compratori’ decisero che sarebbe dovuta dimagrire e avrebbe dovuto curarsi la pelle del viso, pena la restituzione dell’acconto di 4 mila euro già pagato.