ROMA – Saranno presto convocati dalla procura militare, per essere interrogati, Marco Camuffo (53 anni) e Pietro Costa (32), i due carabinieri accusati di aver violentato le due turiste americane a Firenze.
Lo conferma il procuratore militare Marco De Paolis (nella foto). I due carabinieri sono indagati con le accuse di violata consegna (un reato che potrebbe essere configurato anche in abbandono di posto) e peculato militare, per violazione delle regole sull’attività di pattuglia e l’uso arbitrario dell’auto di servizio. Reati piuttosto gravi, puniti con pene fino a 10 anni.
Ieri anche Pietro Costa, secondo dei carabinieri si è presentato in procura per essere interrogato dai pm fiorentini: il 32enne avrebbe ammesso il rapporto sessuale con la giovane americana, la quale a suo giudizio però sarebbe stata consenziente. Una linea difensiva del tutto simile a quella adottata pochi giorni fa dal capo pattuglia, Marco Camuffo, 53 anni, l’altro accusato. Ieri la ministra Pinotti ha indurito i toni: “La sospensione dal servizio non basta”, mentre il comandante dell’Arma Tullio Del Sette ha parlato di “onta vergognosa” per l’intero corpo.
Ieri il sindaco di Firenze Dario Nardella ha avuto un incontro con il console Usa a Firenze: “Riannodare la fiducia” l’obiettivo, ossia arginare pesanti conseguenze per un giro di affari – quello dei soggiorni studio degli americani – che porta a Firenze 5.000 ragazzi a semestre e 150 milioni di euro l’anno. Dall’incontro anche due proposte: una riunione a breve con le 42 università straniere a Firenze e inserire più agenti donna nelle pattuglie in strada dei Carabinieri.