FIRENZE – L’istituzione di una sorta di cabina di regia in cui siedano insieme ai politici anche professori universitari ed esperti, oltre a cambiamenti in seno alla segreteria, con il rafforzamento del dipartimento organizzazione e la sostituzione di chi è passato a Mdp. Sono alcune delle novità che porteranno verso la verifica di metà mandato della legislatura regionale ed i congressi territoriali del Pd Toscano.
Ad illustrarli oggi il segretario del Pd della Toscana Dario Parrini, che assumerà la delega agli enti locali, ruolo ricoperto fino a oggi da Stefano Bruzzesi. Bruzzesi, ha spiegato Parrini, “ha svolto un ottimo lavoro, soprattutto a Lucca, e resterà comunque all’interno della segreteria toscana, continuando a essere un collaboratore importante. Gestirò direttamente questa delega per seguire personalmente e in maniera più diretta tutte le questioni più rilevanti in vista delle prossime scadenze regionali e della delicatezza degli appuntamenti che ci attendono”.
“Il programma che ci siamo dati è intenso – ha sottolineato – cominceremo a inizio settembre con degli incontri come segreteria regionale con le 13 direzioni territoriali del partito. Questo per attivare una campagna di ascolto molto forte, fare il punto sull’impatto delle politiche regionali, e raccogliere proposte e suggerimenti per la conferenza programmatica regionale che si concluderà con un avvenimento pubblico dopo i congressi provinciali” di questo autunno.
Parrini ha spiegato che in questa fase saranno creati dei “gruppi di lavoro su cinque temi specifici, con dentro rappresentanti di tutte le anime del partito, sindaci, consiglieri regionali e parlamentari”. A questo si affiancherà “una cabina di regia con funzioni di think tank, composta da rappresentati del partito ed accademici come Massimo Morisi, Alessandro Petretto, e Carlo Fusaro”.
Il segretario ha poi annunciato che “rivedremo anche l’esecutivo regionale alla luce dell’ultimo congresso e della scissione. Per questo sarà sostituito Filippo Fossati, passato a Mdp, e per lo stesso motivo il presidente della Regione Enrico Rossi “non sarà più un invitato permanente nella segreteria regionale”