FIRENZE – “La risposta delle istituzioni alla presenza di liste fasciste alle amministrative, e in generale al neofascismo crescente, è del tutto inconsistente”. Così scrive l’Anpi Nazionale nella lettera indirizzata al Governo e in particolare al ministero dell’Interno dove si chiedono soprattutto “interventi immediati e risolutivi e alla magistratura che operi per il rigoroso rispetto delle leggi vigenti.”
L’allarme è suonato dopo il primo turno delle amministrative 11 giugno scorso, che hanno visto liste neofasciste raggiungere percentuali altissime in tutta Italia: in Toscana il caso era rappresentato dall’8% di Casapound a Lucca, in Emilia Romagna, a Sermide-Felonica in provincia di Mantova, ha fatto scalpore il 10.41% alla lista ‘Fasci italiani del Lavoro’, che contrariamente a quanto prescritto dalla legge, ha per simbolo il Fascio littorio. Oltre a questi due casi l’Anpi cita quelli di Todi e Mura, in provincia di Brescia dove lise neofasciste hanno raggiunto percentuali altissime.
“Chiediamo a tutti di rispondere ai propri compiti e responsabilità, cercando di arginare il fenomeno, che visto il risultato di Lucca, ma anche a Mantova mi pare molto sottovalutato” ha detto ai nostri microfoni Vania Bagni, della segreteria di Anpi Firenze, aggiungendo “la nostra costituzione è molto chiara su questo e pone un limite che putroppo però non viene rispettato”. “Deve preoccupare il fatto che non si tratta di fenomeni isolati ma strutturati e questo significa che fanno parte del tessuto sociale del paese.” Ascolta l’intervista a Vania Bagni >>