FIRENZE – Un appello a tutti i parlamentari e a tutti i componenti del Governo della Repubblica per trovare un rimedio al ‘blocco urbanistico’ conseguente alla recente pronuncia della Cassazione.
Ad intervenire è l’Ordine degli Architetti di Firenze, preoccupato per gli effetti di un parere espresso dalla Suprema Corte che ha già comportato uno stop precauzionale da parte degli uffici comunali di molte pratiche che riguardano i cambi di destinazione, nel procedimento che riguarda la riqualificazione di Palazzo Tornabuoni.
“Contro qualsiasi logica, e contro la normativa in vigore – segnala l’ordine degli architetti fiorentini – la Cassazione afferma che non è possibile cambiare la destinazione d’uso di immobili a meno che sugli stessi non siano consentiti interventi di ristrutturazione edilizia” .
Una possibilità non contemplata invece in caso di “semplice” restauro o “risanamento”, che invece sono i massimi interventi ammessi per edifici storici o storicizzati, che in centro a Firenze rappresentano oltre il 42% dei totale, come ha spiegato stamani ai microfoni di Novaradio l’assessore comunale all’urbanistica di Firenze Giovanni Bettarini. >>> Ascolta
“Negare la possibilità di ‘rifunzionalizzare’ il patrimonio edilizio storico “equivale a condannarlo all’abbandono e al decadimento”, insiste l’Ordine degli Architetti. Che sottolinea come “in questo momento migliaia di operazioni di riqualificazione e rigenerazione urbana sono messe a rischio. A Firenze, in conseguenza del caos normativo con la complicità di uno strumento urbanistico inadeguato, si sta giungendo a una vera paralisi dell’attività edilizia. A farne le spese sono cittadini, investitori, imprese e professionisti che hanno operato in assoluta buona fede osservando la legge. A farne le spese sono le nostre città che si vuol condannare all’immobilismo. Il danno economico è enorme”.