FIRENZE – “Un segno tangibile che come giunta toscana ci stavamo muovendo verso la direzione giusta, e anzi che forse abbiamo fatto da stimolo per un intervento a livello nazionale”, queste le parole dell’assessore regionale alla salute Stefania Saccardi, stamani ai microfoni di Novaradio, commentando il decreto che reintroduce in Italia l’obbligo di vaccinazione.
Il decreto, approvato venerdì scorso in Consiglio dei Ministri, prevede l’obbligo di vaccinazione contro 12 patologie per tutti i bambini fino a 6 anni, pena l’esclusione da asili nido e materne e multe salate per i genitori che li iscrivono alle scuole dell’obbligo senza aver assolto prima a quanto disposto dalla nuova normativa.
Le nuove norme saranno pubblicate venerdì in Gazzetta Ufficiale, ed è già corsa contro il tempo per far scattare l’obbligo entro il prossimo anno scolastico. In base ai dati dell’ARS, In Toscana ci sarebbero 21 mila bambini della fascia 0-6 anni “scoperti”. Nessun rischio caos in vista dell’apertura del nuovo anno scolastico secondo l’assessore, che assicura: “Sono sufficienti 6-7 vaccinazioni al giorno, con le vaccinazioni anti-meningite abbiamo messo a punto il sistema e abbiamo coinvolto il 95% dei medici”. E sulla proposta di legge toscana, voluta del gruppo Pd in contrasto con la stessa assessora ma poi spazzata via dal decreto legge Lorenzin, Saccardi taglia corto: “Non è il momento della polemica, metteremo lo stesso impegno nella scrittura dei regolamenti attuativi”.
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