TOSCANA – La Regione è pronta a sostenere il Dsu Toscana nella battaglia legale contro l’agenzia delle Entrate sulla maxi-multa sui rimborsi Iva per il diritto allo studio.
Il fisco contesta al Dsu di aver ricevuto rimborsi per l’Iva per prestazioni resa da aziende estere – ad esempio per quanto riguarda mense o pulizie – che in realtà non potevano esser richieste in base alle norme, e ha formalizzato una richiesta di rimborso da 4 milioni di euro più altri 4,5 come sanzione per la sola annualità 2011. Il rischio è che, considerando anche gli anni successivi, l’esborso possa arrivare a 45 milioni di euro.
Opposta invece l’interpretazione delle stesse norme da parte dell’azienda regionale per il diritto allo studio, in questo appoggiata dalla Regione: “Una richiesta infondata e inammissibile – ha detto la vicepresidente regionale con delega all’istruzione Monica Barni – se dovesse concretizzarsi, pregiudicherebbe gran parte delle politiche per il diritto allo studio in Toscana”.
L’Azienda ha depositato una memoria difensiva in cui ha confermato che i servizi prestati agli studenti sono riconducibili alla sfera commerciale, e quindi soggetti ad Iva: ma fino ad oggi, evidenzia la Regione, veniva richiesta ed ottenuta la restituzione dell’Iva a credito dalle Ardsu, risorse poi investite nei programmi di Dsu.