FIRENZE – Inasprimento delle pene per i 3 carabinieri condannati in primo grado per omicidio colposo la morte di Riccardo Magherini, e condanna di due delle tre volontarie della Croce Rossa intervenute in quella notte del 3 marzo 2014.
La richiesta è quella formulata dal sostituto procuratore generale di Firenze Luigi Bocciolini ieri in apertura del processo di appello. In primo grado il giudice ha comminato 8 mesi di reclusione Vincenzo Corni e 7 mesi a Stefano Castellano e Agostino Della Porta, in primo grado erano stati condannati, mentre le due volontarie del 118 Claudia Matta e Jannetta Mitrea erano state assolte.
Secondo il pg i carabinieri, una condanna più pesante si rende necessaria perché, oltre alle omissioni, avrebbero immobilizzato faccia a terra Magherini impedendogli di respirare liberamente, causandogli un’asfissia mortale, mentre le volontarie non avrebbero operato con la perizia necessaria.
Per le parti civili ha preso parola Fabio Anselmo, legale della famiglia Magherini, che ha mostrato in aula alcune immagini tridimensionali che ricostruiscono la scena dei fatti e la posizione di protagonisti e testimoni, evidenziando come le testimonianze dei presenti più vicini al punto dell’arresto non siano state prese in considerazione in primo grado.
Prossima udienza il 19 ottobre con la conclusione dell’esposizione della parte civile, e le arringhe delle difese dei carabinieri e dei volontari della Cri.