FIRENZE – Una “piccola città globale” su cui gravitano 600.000 “utilizzatori”e oltre 9 milioni di turisti, alle prese con una fase di trasformazione trasportistica, urbanistica, sociale e culturale tra le più importanti della sua storia.
E’ il quadro dipinto da Dario Nardella oggi in consiglio comunale tracciando il bilancio dei primi 1.000 giorni di governo della città e delineando le sfide del futuro. Oltre un’ora e mezza e 23 slide fitte di numeri in cui il primo cittadino ha però insistito sull’idea di città che si va costruendo: una città-comunità, attenta ai legami interni e alla solidarietà tra le sue componenti, connessa con l’hinterland e policentrica, moderna ma sostenibile, orgogliosa del suo passato ma aperta alla contemporaneità. >>> Ascolta
Una città che vive una stagione di grandi cambiamenti, spiega il sindaco per un totale di
4 miliardi di investimenti complessivi: i trasporti e la mobilità, le nuove infrastrutture, laa rigenerazione degli spazi urbani dismessi, le innovazioni della “smart city” (telecamere, banda larga, wifi). Un discorso in cui Nardella esalta l’
avanzamento dei cantieri senza nascondere le difficoltà dei lavori, ricorda l’impegno su piste ciclabili ma glissa su il mancato avvio del bike sharing, enumera i
“contenitori” vuoti per cui si è trovata nuova destinazione anche se
rinvia la discussione sulla moschea, e in cui rivendica la
battaglia per tutela del centro storico dall’invasione del commercio unicamente ad uso e consumo dei turisti. “Una misura di civiltà” ha detto, mostrandosi per nulla spaventato dal ricorso della grande distribuzione contro le norme anti-mangificio. “Le nostre sono delibere coraggiose. Come abbiamo vinto in passato altri ricorsi, siamo fiduciosi di poter resistere anche in questo caso”.
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Un quadro per nulla condiviso dalle opposizioni. “Troppi numeri e poco ragionamento politico sui problemi della città” per
Tommaso Grassi di Sinistra Italiana – Firenze riparte a Sinistra.
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“Un discorso lungo e distante dai cittadini” commenta
Jacopo Cellai di Forza Italia con “molti annunci sui progetti futuri ma poca o nessuna attenzione ai temi della sicurezza e dei disagi quotidiani delle persone”
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tra le critiche mossa al sindaco anche l’aver derubricato dal dibattito la questione della moschea, cui sarà dedicato invece una seduta futura seduta speciale del consiglio comunale (la data è da fissare): “Ci aspettavamo una comunicazione del sindaco – attacca la consigliera
Miriam Amato (Alternativa Libera) – il rinvio rende evidente come una sia questione che non sanno come affrontare”
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