FIRENZE – Il dibattito sull’obbligo vaccinale nelle scuole, che già anima da mesi il dibattito politico nel Consiglio Regionale della Toscana (una proposta è al vaglio della commissione sabnità), approda anche all’interno del governo.
Se però nella nostra regione a spingere per introdurre le vaccinazioni come requisito obbligatorio per l’accesso ai nidi e alle materne è la renzianissima assessora Stefania Saccardi mentre il gruppo Pd sembra assai più prudente, nell’esecutivo la “pasionaria” dei vaccini è la ministra alfaniana Beatrice Lorenzin, mentre è stata la neo-renziana ministra Fedeli, che ieri ha frenato l’irruenza della collega affermando che i vaccini non potevano limitare il diritto costituzionale all’istruzione.
La titolare del dicastero dell’istruzione, oggi torna sull’argomento parlando ad na TV. Quello sull’obbligo vaccinale “è un caso che non c’è” ha detto la titolare dell’istruzione: “Sono per l’obbligo dei vaccini” ha aggiunto, chiarendo che “servono norme attuative concrete se davvero lo si vuole mettere in pratica”. “I vaccini – ha spiegato – vanno fatti nel primo periodo della vita: serve una grande campagna con le Regioni” che risolva anche il tema dell’inserimento dei bambini durante l’anno scolastico.
“Le campagne elettorali sulle vaccinazioni o contro le vaccinazioni non si devono fare, questo è populismo nell’uno e nell’altro caso” il commento del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi: “E’ una materia su cui bisogna lavorare in trasparenza, in serenità. Meno proclami e più lavoro e approfondimento” ha detto Rossi, aggiungendo: “Lo Stato bisogna che riesca a garantire il diritto alla salute e garantire anche l’accesso alle scuole. E’ giusto che siano fatte delle leggi e devono essere fatte con intelligenza”.