FIRENZE – E’ stato sottoscritto nella notte di ieri martedì 9 maggio l’accordo tra il Gruppo Unicoop Tirreno e i sindacati: la riorganizzazione prevede una riduzione dell’organico con un impatto su circa 500 persone, 60 in meno di quelle dichiarate inizialmente.
“Unicoop Tirreno – si legge – utilizzerà tutti i sistemi disponibili per attutire l’impatto della necessaria ristrutturazione, in particolare ricorrendo ai contratti di solidarietà per la rete di vendita e alla cassa integrazione straordinaria per la sede di Vignale”.
L’accordo prevede la chiusura della procedura di mobilità con l’unico criterio della non opposizione al licenziamento; la garanzia di 36 mesi di ammortizzatori sociali.
Sono previsti incentivi per chi lascerà la cooperativa nell’arco del prossimi due anni, a scalare in funzione del tempo di uscita, quindi più alti all’inizio. Vengono inoltre ridefinite alcune voci dei trattamenti economici aziendali per l’intera durata dell’accordo, per ridurre il costo del lavoro. Ora la parola passa ai lavoratori che decideranno se approvarlo o meno con un referendum.
“Un risultato importante”, ha dichiarato Piero Canova, direttore generale di Unicoop Tirreno. L’accordo passerà nei prossimi giorni al vaglio delle assemblee dei lavoratori. “Una soluzione sostenibile” il commento di Cinzia Bernardini, della Filams Cgil – un risultato positivo reso possibile grazie al sostegno dei lavoratori, dei delegati e dei funzionari”.
>>> Ascolta l’intervista a Cinzia Bernardini, segretaria regionale Filcams Cgil