VICCHIO – Non si placa la polemica a Vicchio sulla costruzione dei nuovi bagni pubblici a Barbiana, nel prato della quercia dove Don Milani teneva le lezioni ai suoi alunni, a due passi dalla chiesa.
La struttura realizzata – un basamento di cemento di 15 metri quadri su cui saranno posti due bagni, di cui uno con doccia per disabili – arriva a ridosso dell’annunciata visita di papa Francesco sulla tomba di don Milani nel 50ennale dalla morte del priore.
Sulle barricate è salita la Fondazione Don Milani, che grida allo scempio dei un luogo di preghiera e memoria. “A chiedere i bagni è stata la stessa Fondazione Don Milani per venire incontro alle esigenze dei visitatori” la replica della Curia fiorentina, proprietaria dell’area tramite l’Istituto di sostentamento del clero.
“E’ vero” ammette la Fondazione, spiegando però che l’idea prospettata era quella di realizzare i bagni in legno e ed in posizione decentrata rispetto ai luoghi simbolo dell’esperienza milaniana nella piccola frazione. Alle proteste delle Fondazione, che chiede un incontro al sindaco di Vicchio e un intervento delle istituzioni per bloccare i lavori si uniscono anche alcuni cittadini che hanno manifestato la loro disapprovazione per l’opera definita con un cartello “uno scempio”. E’ anche partita una raccolta di firme per chiedere lo stop ai lavori.
E’ lo stesso Comune di Vicchio che però conferma la regolarità dell’iter: “Per i lavori sono stati richiesti tutti i permessi previsti dalla legge sia al Comune che alla Soprintendenza già dal 2016 . Questo per far fronte al numero sempre crescente di visitatori che ogni anno, in migliaia, si recano in visita in quei luoghi. Il solo bagno della canonica non era infatti più sufficiente e per di più impraticabile per i disabili”.
Il Comune poi ricorda come il progetto per la realizzazione dei nuovi bagni sia stato presentato a gennaio 2017 quando ancora nulla faceva presagire la visita di Papa Francesco”.