FIRENZE – Sempre più persone nel mondo si interrogano su cosa mangiare per essere sani, per non avvelenarsi, per potersi mantenere efficienti e in salute. A mettere in evidenza come la dieta moderna ci abbia reso più malati e cosa possiamo fare per cambiare le cose è il film documentario “In Defence of Food”, tratto dal libro del giornalista Michael Pollan.
4° appuntamento della rassegna dedicata a cibo e sostenibilità promosso da Odeon Firenze in collaborazione con Terra Nuova Edizioni e Gruppi d’Acquisto Solidale di Firenze “Tutti nello stesso piatto”, il film è in proiezione in versione originale con sottotitoli in italiano il 27 Aprile (ore 21) al cinema Odeon.
Il documentario demolisce alla sua maniera – brillante e sempre imprevedibile – una credenza particolarmente pericolosa e ormai diffusissima, e cioè che a renderci più sani e più belli non siano tanto le cose che mangiamo, quanto le sostanze che le compongono. “Nel mondo immaginato dai nutrizionisti – ricorda lo stesso Pollan nel film – anziché perdere tempo a sbucciare e fare a spicchi le arance basterebbe assumere una quantità equivalente di vitamina C.
Il rimedio secondo Pollan sarebbe “non mangiare nulla che la nostra nonna non avrebbe mangiato. In altre parole, cibo, meglio se poco, e meglio ancora se verde.” Sarebbe semplice, cioè, se non sconvolgesse il credo dell’industria più potente e insostituibile al mondo, quella agroalimentare. Che, come dimostrano le violentissime polemiche già suscitate da questo libro alla sua uscita, non intende arrendersi neppure all’evidenza senza combattere.
A presentare la proiezione il prof. Roberto Lamorgese.