FIRENZE – “Ad ognuno spetta il compito di decidere sul suo territorio, stiamo parlando del Comune di Firenze e di una soluzione temporanea ed è giusto che siano il Comune di Firenze e il suo sindaco a prendere le decisioni per il proprio territorio”. Lo ha detto oggi ai microfoni di Novaradio l’assessore fiorentino all’urbanistica Giovanni Bettarini, parlando del probabile trasferimento della moschea fiorentina in uno dei locali della ex Caserma Gonzaga per il periodo del Ramadan e rispondendo alle proteste che da giorni amministrazione comunale e cittadini di Scandicci stanno avanzando contro la proposta.
“Ci tengo che la discussione intorno alla destinazione temporanea della moschea resti separata da quello intorno alla soluzione permanente” aggiunge Bettarini, che precisa: “nel caso di una decisione definitiva la discussione ci deve essere, ma per ora stiamo parlando del Ramadan e c’è una comunità che sta aspettando delle risposte”.
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Non la vede allo stesso modo il Comune di Scandicci, dove da destra a sinistra, passando per il movimento 5 stelle, l’opposizione al trasferimento del luogo di culto, anche temporaneo, è forte. “A noi la moschea alla Gonzaga non va bene, né nell’assetto definitivo né in quello provvisorio. Anzi, se è provvisoria perché non farla alle Cascine?” strepita il segretario dem Fausto Merlotti sulle pagine odierne di Repubblica Firenze, d’accordo col sindaco Sandro Fallani. E, mentre i 5 stelle ribadiscono i loro appoggio ai comitati ed i cittadini contrari alla proposta di Firenze, considerata una dimostrazione di “pura arroganza politica”, la Lega Nord scandiccese si è già attivata organizzando una manifestazione contro moschea, prevista il 26 aprile davanti all’ex caserma.
La richiesta d’uso dei locali della vecchia caserma Lupi di Toscana, per ospitare la preghiera durante il Ramadan, era stata formalizzata nei giorni scorsi da parte della comunità islamica di Firenze, che si accollerebbe anche gli interventi di adeguamento e messa in sicurezza della struttura, mentre il comune sarebbe disposto disposti a far partire le verifiche di stabilità sul capannone interessato e l’ingresso.