TOSCANA – Il progetto dell’autostrada Tirrenica Livorno-Civitavecchia sarebbe da rivedere sul piano progettuale: per il governo una possibile alternativa sarebbe la “riqualifica dell’attuale infrastruttura extraurbana principale”, ovvero un allargamento dell’Aurelia e non più il tracciato autostradale. E’ quanto sarebbe contenuto del DEF, il documento di economia e finanza che l’esecutivo approverà martedì, secondo l’anticipazione pubblicata ieri dal Sole24Ore.
La variante Aurelia verrà sistemata e ammodernata con un investimento da 120 milioni da parte di Anas per il tratto che va da Rosignano fino a Grosseto. Riguardo invece il tratto a sud di Grosseto, fino ad Ansedonia, l’esecutivo sembrerebbe orientato a scartare l’ipotesi di tracciato autostradale – finora caldeggiato dalla Regione – per un semplice potenziamento della viabilità esistente, come chiedono amministrazioni locali e comitati ambientalisti.
Fa buon viso a cattivo gioco il presidente regionale Enrico Rossi, che sul nuovo progetto per il corridoio tirrenico dice: “La notizia positiva è che per la prima volta viene inserito tra le direttrici fondamentali del Paese: questo significa che si farà e che, come andiamo ripetendo da diversi anni, quattro corsie dovranno collegare Roma con Livorno”. “Che si tratti di corsie autostradali o di altro tipo a noi questo poco importa” aggiunge ancora Rossi: “L’importante è che non si perda altro tempo e che si arrivi rapidamente alla conclusione dell’opera”.
Per Leonardo Marras, capogruppo PD Regione Toscana “le anticipazioni sulla Tirrenica sono in linea con le richieste del Partito democratico maremmano: rivedere il progetto affinché costituisca uno strumento per lo sviluppo e non un danno al territorio e valutare la gratuità del pedaggio per chi vive all’interno del tracciato di nuova realizzazione a sud di Grosseto, così come sarebbe stato per i cittadini a nord fino a Rosignano”.