FIRENZE – Sarà lo Stato a salvare il museo di Doccia a Sesto Fiorentino, con l’acquisizione diretta della sede e della collezione delle porcellane storiche Richard Ginori, dopo che l’asta per l’assegnazione è andata deserta.
L’annuncio ufficiale è arrivato oggi da parte del ministro Dario Franceschini dalle Scuderie Reali di Boboli, dove si è tenuto un pranzo / crowfunding organizzato da Confindustria Firenze, che ha permesso di raccogliere 500 mila euro a favore del rilancio del Museo di Doccia.
“Stiamo lavorando per raggiungere entro l’estate l’obiettivo di acquisire – ha detto il ministro – sia l’immobile che l’intera collezione” anche per mezzo della legge Guttuso, che consente di compensare debiti fiscali con opere d’arte. “Con Confindustria e gli altri soggetti individueremo lo strumento giuridico per far sì che questa collaborazione fra pubblico e privato possa proseguire per la gestione del museo”. >>> Ascolta
L’associazione degli industriali, assieme all’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, è in prima linea nell’elaborazione del progetto di gestione e valorizzazione degli spazi museali una volta che sarà completata l’acquisizione da parte dello Stato.
“La collezione Ginori è un punto di orgoglio della storia di Firenze e credo che sia davvero parte di un patrimonio universale e dell’umanità – ha commentato il sindaco Dario Nardella – stiamo dimostrando di fare un bel lavoro di squadra: imprenditori, il mondo degli antiquari, il ministro e credo che alla fine arriveremo ad un risultato positivo ma questo lo dovremo seguire, coltivare, passo dopo passo a cominciare dall’incontro di oggi”. >>> Ascolta