ROMA – Nel giorno dell’incontro al Ministero per lo sviluppo economico in cui è attesa la presentazione ai sindacati del piano industriale per Aferpi, arriva la notizia – riportata dal Tirreno – delle dimissioni a sorpresa dell’amministratore delegato, Fausto Azzi.
Il manager che dal dicembre 2015 era impegnato nel dare credibilità a un piano di rilancio con molti ritardi e lacune era assente anche lunedì scorso, quando Issade Rebrab e l’ad di Cevital Benikene avevano incontrato il ministro Calenda.
Dopo Tidjani e Zambon si tratta di un altro “rottamato”. Un incontro al Mise che è l’ultima occasione per ridare fiducia a Piombino e alla siderurgia sul promontorio ed oggi governo e sindacati si attendono chiarezza da Rebrab e Aferpi, su molti punti.
Lo dice con chiarezza Jonathan Ghignoli, coordinatore Rsu Fiom. Ma lo dice anche Enrico Rossi, tornato a parlare di Piombino in un incontro ieri a Firenze. Rispetto alle voci di altri soggetti che potrebbero subentrare, Rossi ha detto che «A noi interessa il piano e che venga realizzato, poi non importa che a farlo sia un soggetto o un altro».