FIRENZE – “Non siamo contrari ai vaccini, di cui riconosciamo invece l’utilità, ma siamo contrari a questa legge che vuole introdurre un obbligo discriminante, senza prevedere una politica complessiva per arginare la diffusione delle patologie”.
A palare ai Microfoni è Alessandra Ghisla del Cliva – Comitato per la libertà vaccinale, che stamani organizza Firenze una protesta contro la proposta di legge della Regione Toscana che vuole introdurre l’obbligatorietà di 13 vaccinazioni come prerequisito per l’iscrizione dei bambini all’asilo nido e alla scuola d’infanzia.
Rispetto alle settimane scorse il movimento è passato dalla contrarietà ai vaccini ad una posizione più articolata. “Se il problema è la diffusione delle malattie – dice – non si capisce perché ad essere vaccinati debbano essere solo i bambini degli asili e non anche i genitori o le educatrici“. “Inoltre la Regione – aggiunge – vuole imporre un calendario obbligatorio che, in base ad una legge del 2012, è invece solo facoltativo”. >>> Ascolta
Il presidio-manifestazione si tiene dalle 10 in via Martelli, a pochi passi dal Consiglio Regionale, dove oggi settantina di esponenti del comitato saranno ascoltati dalla commissione sanità che da circa un mese ha iniziato la discussione della legge proposta dalla giunta.
Il nostro compito è fare una legge equa, senza fretta e allarmismi” spiega a Novaradio il presidente della commissione Stefano Scaramelli, confermando che anche la maggioranza Pd sta valutando una serie di criticità. Tra le questioni da approfondire, quali vaccini introdurre come obbligatori, l’effettiva cogenza del calendario vaccinale, e la platea di applicazione: “Un conto è prevederlo per i bimbi dei nidi, che sono i circa 20/25.000, un latro è estenderlo anche 94.000 che frequentano le materne”. >>> Ascolta