FIRENZE – Si è mosso poco dopo le 12 dal binario 16 della Stazione di Santa Maria Novella, lo stesso da cui nel 1943/44 partirono alla volta dei campi i vagoni piombati pieni di ebrei toscani, il “Treno della Memoria”.
A bordo 500 studenti da tutte le scuole toscane. Destinazione, il lager di Auschwitz, il luogo più di tutti divenuto emblematico del buco nero della coscienza dello sterminio perpetrato dal regime nazista. Un viaggio per capire, per non dimenticare e per trasmettere la conoscenza alle generazioni future.
L’edizione di quest’anno, come sempre organzizata dalla Regione Toscana, è dedicata alla figura di Primo Levi, a 70 anni dalla pubblicazione di “Se questo è un uomo” e a 30 anni dalla scomparsa. Il convoglio si è mosso dal binario 16, Ad accompagnare i ragazzi, 60 insegnanti e anche alcuni degli ultimi testimoni diretti ancora in vita di quella tragedia.
Con loro sono partiti, tra gli altri, il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, alcuni consiglieri regionali. Per per la giunta toscana anche l‘assessore regionale all’istruzione e formazione Cristina Grieco. “Sarà sicuramente un’esperienza molto forte per i ragazzi – ha detto l’assessore Grieco – che li farà tornare diversi, molto più maturi”. >>> Ascolta
A partire con i ragazzi anche la vicepresidente regionale Monica Barni. “Non è solo una questione di memoria – ha detto – ma piuttosto di consapevolezza e formazione. Credo sarà un percorso emotivo, conoscitivo ed educativo fortissimo” >>> Ascolta