PRATO – Stamani il vento ha fatto crollare il “pallone” che copre la piscina comunale di via Roma a Prato e si segnalano cartelli e insegne divelte, danni ai tetti etegole cadute per la furia delle raffiche, ma per ora nessun ferito, anche perché da ieri gli accessi a parchi e giardini sono vietati, così come la circolazione sulle piste ciclabili.
“L’attenzione rimane alta, anche perché è attesa un’intensificazione delle raffiche a partire dalle 10 e nel pomeriggio” ha spiegato stamani ai microfoni di Novaradio il sindaco Matteo Biffoni, che sempre ieri per precauzione ha ordinato la chiusura di tutte le scuole cittadine.
“Dopo quanto successo nel marzo scorso non voglio mettere a rischio l’incolumità delle persone – ha detto Biffoni – né essere accusato e condannato per disastro colposo come avvenuto alla sindaca di Genova, Marta Vincenzi”.
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Rinnovando poi l’invito del Comune a non circolare su due ruote e tutti gli automoibilisti a fare particolare attenzione, il primo cittadino ha parlato della necessità di un coordinamento anche a livello sovracomunale delle misure in caso di allerta meteo: “Perché se l’allerta meteo arancione è a livello regionale, deve essere solo Prato a decidere chiudere le scuole? Perché non anche Firenze o Pistoia, dato che i ragazzi delle superiori frequentano spesso le scuole fuori dal loro comune?”. “Serve – insiste Biffoni – una strategia a livello almento metropolitano per decidere delle misure comunei”.