CARRARA – Si chiamava Pedro Rafael Nova Nova, aveva 49 anni ed era un senzatetto di origine spagnola che viveva nella zona dell’Argentario, l’uomo ritrovato sul monte Sagro (Alpi Apuane), il 30 dicembre scorso. La Procura di Massa Carrara e la Squadra Mobile hanno risolto il giallo attorno al cadavere senza testa, di un braccio e di parte del bacino, trovato da alcuni escursionisti a 1300 metri di altezza, sotto un canalone.
L’identità è stata ricostruita grazie al giubbotto che indossava l’uomo morto: all’interno la scritta “Scotto 13” ha permesso di ricondurlo ad Emilio Scotto, ospite numero 13 di una casa di riposo di Grosseto, i cui abiti erano stati donati per volere della famiglia ad un senzatetto che viveva vicino al cimitero di Porto santo Stefano, un uomo molto religioso che puliva le tombe chiedendo l’elemosina. Gli altri effetti personali ritrovati addosso – una conchiglia simbolo dei pellegrini del cammino di Santiago – sono stati riconosiuti dai commecianti di Porto Santo Stefano.
Secondo la ricostruzione gli inquirenti, l’uomo si sarebbe era incamminato sul monte Sagro, meta conosciuta di pellegrinaggio, nel gennaio 2016: probabilmente è morto di freddo e gli animali hanno dilaniato il corpo. La Procura attende ora soltanto gli esami genetici che dovrebbero definitivamente confermare l’identità dell’uomo.