FIRENZE – Momenti di tensione a Firenze per la manifestazione organizzata samani da una cinquantina di stranieri assieme appresentanti del Movimento di lotta per la casa dopo il rogo nel capannone di Sesto Fiorentino che è costato la vita ad un migrante somalo di 44 anni, Ali Muse.
I manifestanti si sono riuniti davanti alla prefettura di Firenze hanno scandito slogan come ‘vergogna, vergogna’ e hanno esposto alcuni striscioni, tra cui quello con la scritta ‘vogliamo una casa e una vita dignitosa’ e ‘Ali Muse è morto per colpa dello Stato”. In base a quanto raccontato dai testimoni, l’uomo a rientrato nel capannone per receuperare i documenti necessari al alla pratica di ricongiungimento con la famiglia.
Alcuni dei manifestanti si sono quindi distesi a terra per bloccare il traffico in via Cavour, qunid hanno iniziato a spingere il portone di ingresso alla Prefettura, finché un cordone di poliziotti non si è interpsto, allontanandoli.
I manifestanti si sono diretti verso Palazzo Strozzi, ed hanno tentando di fare irruzione nella mostra del pittore cinese Ai Weiwei, ma sono stati fermati quando è stata chiusa la porta di accesso alle sale. L’ingresso alla mostra è ora bloccato e la protesta è proseguita dentro il palazzo. Sulle scale è stato di nuovo srotolato lo striscione con scritto ‘Ali Mouse è morto per colpa dello Stato’. “Nessuno si è fatto avanti per offrire una sistemazione – denuncia Lorenzo Bargellini del Movimento di lotta per la casa – in prefettura abbiamo trovato una porta chiusa, per cui rimarremo qui quanto più possibile nella speranza di sbloccare la situazione”.