FIRENZE – “La moschea si farà dove vogliamo noi”. Dopo gli ultimi tentativi andati falliti in zona Varlungo e in viale Europa per trovare in modo concertato una localizzazione alla moschea cittadina, la comunità islamica fiorentina è pronta a fare da sola per trovare un luogo adatto al centro di preghiera destinato a diventare il punto di riferimento per 30 mila musulmani dell’area metropolitana.
A parlare è l’imam Izzedin Elzir in un’intervista stamani al quotidiano Repubblica: “Se dobbiamo misurarci col mercato, ora lo faremo sul serio, senza il vincolo di un accordo col Comune su un’area anziché su un’altra”. I soldi? “Non sono un problema – spiega l’imam – ci finanzieremo con una colletta tra i fedeli, possiamo arrivare fino a 30 milioni”. E Palazzo Vecchio’ “E’ stato il sindaco Nardella a darci il via libera – riferisce l’imam – e a Palazzo Vecchio, politicamente, farà comodo limitarsi a un via libero tecnico, senza dover più condividere la scelta”.
L’ultima ipotesi in ordine di tempo è quella che guarda aVilla Basilewsky, il complesso a due passi dalla Fortezza da Basso messo in vendita dalla Regione: 10 milioni di valore di base più 8 milioni per la ristrutturazione. Il centrodestra già leva gli scudi: “Si faccia un referendum consultivo” chiede il capogruppo FI in Regione Marco Stella: “Il luogo è troppo vicini al polo fioreistico e non è adatto ad ospitare un luogo di culto”. “Ci è stato spiegato – fa però notare Elzire – che la destinazione d’uso pubblico è sufficiente per realizzare un luogo di culto”.