FOSDINOVO – Trecentotrenta operai che rischiano il posto, una fabbrica abbandonata, e una coraggiosa scommessa nata da un circolo Arci della Lunigiana, che gestisce un museo dedicato alla Resistenza. Da questo originale mix scaturisce il progetto di mercato alternativo per il lancio dell’Amaro Partigiano.
A raccontare la notizia è il quotidiano locale Il Tirreno. L’idea dell’Amaro Partigiano è dell’Arci Archivi della Resistenza a Fosdinovo e ha ottenuto anche la benedizione del partigiano e presidente Anpi Massa Carrara, Giorgio Mori.
“L’Amaro Partigiano” sarà realizzato solo con ingredienti lunigianesi, ispirati alla dura vita nei boschi dei combattenti, seguendo una ricetta messa a punto grazie alla consulenza di un antico laboratorio artigiano della zona. A produrlo sarà la Rimaflow di Trezzano sul Naviglio, una fabbrica che ha annunciato a chiusura per delocalizzare in Polonia, i cui 330 operai ora si ritrovano impegnati nella costruzione di una rete per un mercato equo, libero e solidale.
I proventi delle vendite saranno destinati al suo Museo Audiovisivo e ai progetti ‘sociali’ di Rimaflow. Ma per produrre il liquore servono attrezzature e macchinari: da qui il lancio di un crowfunding che partirà a breve.