TOSCANA – “Gli unici Cie che conosciamo sono luoghi disastrosi per i diritti umani. Non possiamo riproporre ciò che è già fallito”.
Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ribadisce la sua opposizione alla proposta avanzata dal ministero dell’interno Marco Minniti alcuni giorni fa. “Senza accordi bilaterali con i paesi d’origine – sottolinea Rossi intervistato oggi da Repubblica – e soprattutto senza una normativa che differenzi le espulsioni con accompagnamento forzato dalle semplici intimazioni non ci sarà nessun incremento di sicurezza, anzi si moltiplicheranno invece i problemi.
“La paura è concreta, come il senso di insicurezza. Ma l‘equazione tra straniero clandestino e terrorista – insiste il governatore – è una follia. Per questo – conclude – bisogna continuare col modello che ha funzionato di più. Alle caserme di 1.400 persone, come a Cona, la Toscana ha opposto il modello dell’accoglienza diffusa sul territorio”.
Una posizione, quella di Rossi, del tutto simile a quelle espressa ieri dall’ARCI nazionale: “Se non si vuole consegnare questo Paese ai Salvini e alle destre xenofobe – scrive la presidente Francesca Chiavacci rivolgendosi a Minniti – bisogna mettere in campo una politica che punti a impedire le morti da frontiera, lo sfruttamento dei lavoratori, le diseguaglianze e povertà crescenti, fermare l’odio raccontando la verità”. Leggi l’articolo