VALDARNO – In attesa dell’edizione 2017 del Valdarno Jazz Winter Festival, la kermesse che da febbraio torna tra San Giovanni Valdarno, Terranuova Bracciolini e Loro Ciuffenna con la sua 29/a edizione, già da dopodomani si rinnova l’appuntamento con le “Guide all’ascolto di aspettando il valdarno Jazz”.
Quattro appuntamenti che spaziano tra musica, letteratura e filosofia: si parte da una riflessione sul legame che unisce un sassofonista come Chris Potter all’opera di Italo Calvino (giovedì 4 gennaio, 21,30 all’auditorium Le Fornaci) per proseguire fino al 25 gennaio con appuntamenti dedicati all’improvvisazione all’identità musicale, e alle tecniche di costruzione creativa, curati damusicisti e
Ascolta l’intervista a Daniele Malvisi, asseieme a Gianmarco Scaglia direttore artistico del Valdarno Jazz, stamani a Novaradio
Dal 4 febbraio poi via al festival vero e proprio, con la prima del progetto firmato Vj e dedicato a Sting – il suo impegno sociale, la lotta per i diritti civili in usa, la diaspora africana e la nuova diaspora del Mediterraneo – l’esibizione del Valdarno Jazz Collective in “L’uomo invisibile: l’altra faccia del razzismo liberamente tratta dalle note di Sting”: sul palco Mirko Pedrotti al vibrafono, Beppe Di Benedetto al trombone, Raimondo Meli Lupi alla chitarra, Gianmarco Scaglia al contrabbasso e Giovanni Paolo Liguori alla batteria si esibiranno in un racconto musicale scandito dalle parole del critico musicale Alceste Ayroldi.