FIRENZE – “Un riconoscimento del ruolo che la città esercita nel mondo e di una occasione importante per dimostrare il meglio della cultura italiana e fiorentina a livello internazionale”. Esulta il sindaco Dario Nardella per l’annuncio, dato via twitter dal ministro della cultura Franceschini, che Firenze ospiterà una sorta di “G7 della cultura” il 30 e 31 marzo prossimi, con l’arrivo nel capoluogo dei ministri della cultura di Usa, Canada, Giappone, Germania, Francia e Gran Bretagna.
Una prima assoluta – questo G7 della cultura – che sa tanto di “risarcimento” per il mancato arrivo del G7 vero e proprio: annunciato da Renzi nel 2014 al suo arrivo a palazzo Chigi, ma poi sfumato con la scelta caduta su Taormina. Ufficialmente per dare visibilità al Mezzogiorno, in realtà per le carenze strutturali del capoluogo toscano – con il copletamento aeroporto e polo fieristico ancora in alto mare.
A questo sembra pensare il sindaco, che a caldo assicura “Ci faremo trovare pronti per questa straordinaria opportunità”. E aggiunge invitanto la città ad uno scatto d’orgoglio: “Il G7 di marzo – dichiara – dovrà essere un’altra tappa del Rinascimento fiorentino di questi anni.