FIRENZE – “È una cosa che semplicemente non esiste. Inutile stare a fare dietrologie o polemiche. Sto comunque tornando a Roma per sapere se la notizia corrisponde al vero e, in tal caso, per chiedere di essere sentito oggi stesso”. Luca Lotti, attuale ministro dello sport ed ex sottosegretario del governo Renzi, affida a facebook la sua prima reazione alla notizia pubblicata dal Fatto Quotidiano secondo cui sarebbe indagato per rivelazione di segreto d’ufficio dalla procura di Napoli.
L’indagine, che la procura partenopea non conferma, sarebbe la tranche relativa alla fuga di notizie su un’altra inchiesta, che vede indagati per corruzione Alfredo Romeo e il dirigente della Consip Marco Gasparri. Ad essere coinvolti, sarebbero, oltre Lotti, anche Luigi Marroni, ex assessore alla sanità toscana e ora dirigente della Consip, il generale dei carabinieri Emanuele Saltalamacchia, comandante della Legione Toscana, ed il generale Tullio Del Sette, comandante generale dell’Arma dei Carabinieri.
“Un giornale scrive che sarei indagato per rivelazioni di segreto d’ufficio in una inchiesta che vedrebbe indagato persino il Comandante generale dell’Arma dei carabinieri” scrive il ministro aggiungendo poi: “Noi non scappiamo dalle indagini: siamo a totale disposizione di ogni chiarimento da parte dell’autorità giudiziaria. La verità – del resto – è più forte di qualsiasi polemica mediatica e non vedo l’ora di dimostrarlo”, sottolinea il ministro.
A Lotti la solidarietà del sindaco Dario Nardella: “Confermo la stima che ho verso Luca Lotti che è anche un amico. Ho visto che nella sua prima reazione è già stato molto chiaro, ha dimostrato chiarezza e tranquillità. Ovviamente la fiducia nell’operato della magistratura è doverosa e anch’essa confermata”.