MILANO – Giornata nerissima in Borsa per Montepaschi, mentre si fanno i primi conti sull’esito del processo di ricapitalizzazione. Oggi il titolo, stretto tra le tensioni è stato sospeso per eccesso di ribasso; riammesso alle contrattazioni è però precipitato, perdendo fino al 17%.
Nel pomeriggio scambi intensi con il titolo in perdita dell’8% e oltre 2,9 milioni di pezzi passati di mano, pari a circa il 10% del capitale.
Intanto alle 14 si è chiusa l’operazione di conversione dei bond in azioni destinata alla clientela retail: in base alle prima stima, la cifra raccolta dal mercato sarebbe intorno a 1 miliardo (contro i 1,5 previsti). Domani si chiuderanno i giochi anche per gli investitori istituzionali.
Se la ricapitalizzazione dovesse fallire l’obiettivo dei 4,5/5 miliardi di euro, sarebbe lo Stato ad interventire con la bombola d’ossigeno – nella fattispecia il decreto che stanzia in via straordinaraia 20 miliardi di euro. ma prima si dovrà vedere come andrà a fiinire la (seconda) conversione dei bondi.
Anche per questo – nonostante il decreto sembra essere già pronto – dal governo al momento non c’è conferma sull’operazione salvataggio con i soldi pubblici, siprattutto a mercati ancora a aperti. “L’istituto di credito è attualmente interessato da una operazione di mercato – ha tagliato corto il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, rispondendo oggi al question time alla Camera – ciò mi impedisce ogni commento in merito”.
“Non vi è alcuna certezza che lo Stato intervenga, e, ove intervenga, non vi è certezza circa le modalità di tale intervento e l’importo” si fa sapera dal Cda di Montepaschi, che però conferma questa prospettiva di fatto, aggiungendo che l’aiuto di Stato potrebbe essere “condizionato a una previa ‘condivisione degli oneri’ degli azionisti”.