MILANO – I tempi saranno stretti, ma non ci sono previsioni su quanto servirà alla Consob per esprimersi sulla richiesta di Mps di riaprire la conversione dei bond subordinati. La risposta dell’organo di vigilanza potrebbe non arrivare in giornata. Nel pomeriggio il cda di Mps si riunirà a Siena per valutare fattibilità, tempi e modi dell’operazione, ma il responso di Consob è un presupposto indispensabile per farla partire.
La notizia arriva in una giornata già difficile per il titolo in Borsa, che già in mattinata dopo un congelamento al ribasso. Il titolo cedeva l’1,12% a 20,25 euro, dopo essere arrivato a segnare un calo teorico di oltre il 3%.
Le tensioni derivano dal rifiuto della BCE di concedere una proroga al termine per la ricapitalizzazione, segnalando che ogni ritardo “potrebbe comportare un ulteriore deterioramento della posizione di liquidità e un peggioramento dei coefficienti patrimoniali, ponendo a rischio la sopravvivenza della Banca”.
Rifiuto che non fa altro che avvicinare la prospettiva di un decreto di salvataggio da parte del governo.