FIRENZE – “E adesso il futuro”. E’ questo lo slogan scelto per la Leopolda 2016, che si terrà da domani a domenica a Firenze.
A parlare del programma della tre giorni è stato ieri lo stesso Matteo Renzi nella sua Enews: “Venerdì sera discuteremo soprattutto di terremoto, protezione civile, terzo settore, leggi sociali, volontariato. Lo faremo a qualche giorno di distanza dal terremoto e a cinquant’anni dall’Alluvione di Firenze. Chiuderemo i lavori con una bella spaghettata all’amatriciana di solidarietà”.
E’ dunque lo stesso premier e segretario Pd a svelare come il focus originario dell’edizione numero 7, inizialmente pensata per “lanciare la volata” per la campagna del sì al referendum costituzionale, si sia arricchito di un nuovo tema dettato dall’attualità. tema che sarà comunque centrale nella giornata di sabato, con i consueti “tavoli” di discussione e proposta.
L’apertura sarà affidata a Matteo Richetti, per unaprima giornata che vedrà in agenda la questione terremoto, protezione civile, terzo settore, leggi sociali, volontariato. Sabato pomeriggio, ci sarà l’intervento di Brunello Cucinelli, l’imprenditore umbro che ha lanciato il progetto di ricostruzione per Norcia. Quella che si apre venerdì, sarà la settima edizione della Stazione Leopolda, l’annuale raduno dei renziani. A Renzi toccherà la chiusura dei lavori con l’intervento di domenica alle 12.
Sarà invece sabato la giornata della contestazione, con il corteo “No a Renzi” che alle 15 si snoderà da Piazza San Marco, organizzata dal comitato “Firenze dice No”. Sarà una piazza composita, spiegano gli organizzatori, ci saranno realtà territoriali, comitati contro le devastazioni ambientali, inquilini, studenti, e non può che essere così. “Questa città è stanca, vuole dare un segnale – dicono – Renzi deve smetterla di scappare dal confronto. Sabato racconterà di un paese che non esiste”.