FIRENZE – La stazione Foster non si farà perché i costi e la concorrenza di Italo l’hanno resa anti-aeconomica, ma il Comune avrò voce in capitolo per decidere cosa realizzare in quell’area; il tunnel sotterraneo invece si farà per far transitare circa 80 treni al giorno che non fermano a Santa Maria Novella, che però rimarrà centrale come snodo tra AV e treni regionali, dato che sia Campo Marte sia Rifredi sono troppo decentrate; inoltre il tunnel porterà con é 100 milioni di fondi compensativi destinati alla riqualificazione delle stazioni metropolitane e alla realizzazione di nuove fermate ferroviarie in viale Giudoni e in zona San Salvi.
Ci sono tante conferme e qualche particolare in più nel documento inviato da Ferrovie dello stato in risposta alle 10 domande sollevate lunedì scorso dal sindaco Dario Nardella in Consiglio Comunale sulla “project review”.
A rendere noto il documento è lo stesso Nardella, che spiega di ritenere “soddisfacenti” alcune risposte – e in particolare l’impegno sulle fermate San Salvi e Guidoni e per la riqualificazione a servizio dei pendolari, il raccordo tra stazione AV e traffico pendolare e la conferma dei 100 milioni di euro per il territorio. Su altre invece intende approfondire le valutazioni con la Regione Toscana: tempi di realizzazione, futuro dell’area Foster e gestione dei flussi ferroviari, “na volta esaminati attentamente i documenti tecnici”. Ancor più cauta la reazione di palazzo Strizzi Sacrati, che spiega come nelle risposte di RFI si siano “troppe slide” e poca documentazione.