FIRENZE – E’ iniziata nel Salone dei 500 di Plazzo Vecchio la giornata toscana del premier Matteo Renzi, che nel pomeriggio partirà alla volta degli Stati Uniti, dove è atteso per l’ultimo incontro con Barack Obama.
Renzi stamani ha preso parte alla prima giornata di “Italiano Lingua Viva”, gli “Stati Generali della lingua italiana” organizzati dal ministero degli Esteri nel quadro della Settimana della lingua italiana nel mondo e dedicati quest’anno al rapporto tra lingua, impresa, Made in Italy e creatività. Assente il titolare della farnesina, Paolo Gentiloni, che stamani non è potuto atterrare a Peretola per problemi meteo.
“L’italiano è una lingua molto evocata ma poco parlata” ha detto Renzi, che ha sottolineato i rischi dello sfruttamento commerciale del cosiddetto “italian sounding” ma anche le opportunità della nostra lingua a livello economico.
Un’opportunità da sostenere, ha detto, attraverso politiche mirate alla promozione della lingua all’estero: “Abbiamo messo soldi nelle scuole per l’ italiano all’estero – ha affermato Renzi – ma serve una gigantesca scommessa culturale sul made in Italy” . “Nella legge di stabilità – ha poi aggiunto – si sono misure a favore delle scuole all’estero e tutti coloro che studiano italiano all’estero”.
Ascolta una parte dell’intervento del premier Renzi stamani gli Stati Generali della Lingua
In occasione degli Stati Generali della lingua che si svolgono oggi e domani a Firenze, un grido d’allarme arriva da una fonte autorevolissima, l’ex presidente dell’Accademia della Crusca Nicoletta Maraschio: “C’è un rischio si arretramento della diffusione dell’italiano a livello internazionale – ha dichiarato stamani ai microfoni di Novaradio – è necessario investire e sfruttare l’attrattività che la nostra lingua suscita agli occhi degli stranieri”. >>> Ascolta
Dopo Firenze e prima di partire alla volta degli Usa, Renzi è atteso in mattinata pe altre due tappe in Toscana: a Pistoia, allo stabilimento ex AnsaldoBreda, ora Hitachi Rail, dove visiterà la nuova “sala prove” dei convogli ferroviari. Ad aspettarlo troverà un gruppo di studenti del Liceo artistico Petrocchi, che hanno organizzato un sit-in con tanto di striscione con su scritto ‘aiutaci’ – per protestare contro le condizioni in cui versa la loro scuola, dove le infiltrazioni d’acqua impediscono il regolare svolgimento delle lezioni.
A fine mattinata Renzi è atteso a Pisa, per la visita alla scuola Sant’Anna, dove incontrerà il rettore, il corpo docente e una rappresentanza di allievi cui parlerà di innovazione ricerca. Davanti alla sede dell’università da stamani stazionano un centinaio di esponenti dell’area antagonisti, con striscioni e cartelli che inneggiano al No al referendum. La situazione è al momento tranquilla anche se i manifestanti sono guardati a vista da un imponente servizio d’ordine. Durante l’ultima visita di Renzi a Pisa non mancarono momenti di tensione e tafferugli.
Da Pisa il premier decollerà direttamente alla volta di Washington per l’incontro con Barack Obama. Con lui, all’incontro con il presidente Usa ci saranno i premi Oscar Roberto Benigni e Paolo Sorrentino, e alle quattro rappresentanti dell’eccellenza italiana: la sindaca di Lampedusa e volto-simbolo dell’accoglienza ai migranti, Giusi Nicolini, la campionessa paralimpica Bebe Vio, la direttrice del Cern Fabiola Gianotti, la curatrice del dipartimento di architettura e design del Moma Paola Antonelli. “Domani – ha detto ancora Renzi dal palco del Salone dei 500 – il nostro Paese è ospite dell’ultima cena di Stato del presidente Obama: è un fatto simbolico, non personale, è il riconoscimento da parte del nostro amato e principale alleato di quanto può essere forte un’amicizia, un rapporto”.