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Una banda transnazionale dietro le rapine alle boutique del lusso

today26/09/2016

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vetrinaspaccataFIRENZE – Appartengono a un gruppo paramilitare di oltre 300 uomini addestrati a mettere a segno rapine in tutta Europa i 4 uomini, di nazionalità romena che la polizia di Firenze ha arrestato con l’accusa di aver messo a segno la rapina a colpi di mazza e bastoni in una gioelleria di via Tornabuoni avvenuta nel dicembre 2013.  La stessa banda sarebbe responsabile di rapine con mazze e asce messe a segno in due gioiellerie nel centro di Milano, in via della Spiga, e di una tentata rapina anvora a Fienze, in una gioielleria di via del Parione.

Dietro a tutte c’era la ‘nuova famiglia’, come veniva chiamata in gergo, una nbanda che arruolava dei giovani, in gran parte prelevati da orfanotrofi romeni, per poi sottoorli ad un addestramento in srile militare militare di quattro mesi nei boschi della Romania, in cui i futuri rapinatori imparavano a usare mazze e asce, a cambiarsi in fretta di abiti, a fuggire senza lasciare tracce, a dormire all’aperto e a resistere anche a climi rigidi.

L’organizzazione aveva un regolamento applicato da una commissione, che prevedeva anche punizioni corporali. Per ogni colpo riuscito la paga consisteva in un compenso di 5 mila euro. In caso di arresto, era prevista assistenza alla famiglia.

Oltre ai 4 arrestati – due dei quali rintracciati in Belgio – altre quattro persone sono attualmente ricercate dalle polizie inglese, francese, slovena e romena.

Il 23 dicembre del 2013 il commando fece irruzione nella gioielleria ‘Fani’ di via Tornabuoni, sfondando la porta blindata con una mazza. Una volte dentro i malviventi, tutti a volto coperto, minacciarono la titolare e sfondarono le teche espositive a colpi di mazza e ascia, portando via 20 orologi Rolex per un valore di circa 150 mila euro. Il colpo, durato meno di un minuto, fu messo a segno in orario di apertura, quando all’interno del negozio erano presenti anche clienti. A agire furono in tutto otto uomini, come ricostruito grazie alle immagini delle telecamere della zona: uno rimasto a distanza, due nei pressi della gioielleria e cinque esecutori materiali.

Scritto da: Redazione Novaradio


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