FIRENZE – Il gip Alessandro Moneti su richiesta della Procura di Firenze, nell’ambito di un’inchiesta partita 5 anni fa su presunte irregolarità nell’affidamento e nella gestione di alcuni appalti, ha disposto la sospensione dai pubblici uffici per il responsabile, il suo vice e un dipendente dell’ufficio tecnico del Comune di Signa, e al divieto di esercitare imprese e uffici direttivi per i titolari di due imprese di Calenzano e Scandicci.
I reati contestati, a vario titolo, sono abuso d’ufficio, frode in pubbliche forniture, falso e truffa. Secondo quanto emerso, i dipendenti pubblici avrebbero realizzato appalti ‘su misura’ per le due ditte, favorendole anche mediante un ritocco verso l’alto dei costi delle varianti in corso d’opera, e riconoscendo sospensioni dei lavori non previste dalla legge. G
li appalti oggetto delle indagini sono quelli per i lavori di riqualificazione di piazza della Stazione a Signa, la realizzazione del risanamento acustico di via del Colle, la pavimentazione fonoassorbente di via Roma, e la sistemazione dei giunti di un ponte sull’Arno. Secondo quanto emerso, le irregolarità accertate avrebbero provocato un aumento complessivo dei costi degli appalti per oltre 600mila euro.
Un quarto dipendente comunale, che risulta indagato ma nei confronti del quale non sono state emesse misure cautelari, sarà interrogato nei prossimi giorni dagli inquirenti.