SESTO FIORENTINO – L’iter per la realizzazione del futuro termovalorizzatorie di trattamento dei rifiuti di Case Passerini “sottostima delle dispersioni inquinanti” e comporta un “illegittimo effetto di variante urbanistica”. A sostenerlo è il Comune di Sesto Fiorentino in una memoria al Tar, in appoggio ai due ricorsi già presentati da comitati e associazioni, cui il Comune si è affiancato.
Nel documento, una trentina di pagine in tutto, viene rilevata la fondatezza dei ricorsi presentati. Riguardo la variante urbanistica effettuata per l’impianto, si sottolinea nel documento che “non è stata condivisa dall’ente di cui vengono riscritti gli strumenti urbanistici”, ovvero il Comune di Sesto Fiorentino. La procedura, si sottolinea, sarebbe stata adottata “senza un accordo di pianificazione” e in violazione del “principio di partecipazione al procedimento espropriativo”, con riferimento al fatto che i documenti elenchino le particelle catastali interessate dagli espropri pr realizzare il futuro elettrodotto destinato ad agganciare l’impianto alla rete elettrica ma non i nominativi dei proprietari che quindi “non sono stati avvisati in maniera adeguata e non hanno potuto presentare osservazioni”.
Infine, tra i motivi sostenuti dal Comune di Sesto Fiorentino vi sono la mancata considerazione in sede di conferenza dei servizi dei boschi della Piana, del tutto ignorati, e l‘assenza di qualsiasi considerazione dal punto di vista ambientale e paesaggistico che tenga di conto anche della terza corsia autostradale e dell’aeroporto.
Entro la fine del mese di settembre le parti potranno presentare memoria di replica; l’udienza del Tar è attesa, invece, per il 19 ottobre.