FIRENZE – Dopo i disagi e le proteste scaturite dall’algoritmo utilizzato dal Ministero della Scuola nell’attribuzione delle cattedre per la “fase 3” della riforma della “Buona scuola”, problemi si stanno registrando nelle procedure di “conciliazione”, ovvero i tentativi di trovare una soluzione per i docenti assegnati a luoghi troppo lontani da quelli richiesti.
Difficoltà che valgono anche per la Toscana, segnala la FLC Cgil Toscana: “Non tutte le richieste sono state accolte – dice ai microfoni di Novaradio Paola Pisano, segretaria Flc Cgil Firenze – e molte delle soluzioni proposte sono poco o per nulla soddisfacenti, tanto da indurre alcuni a rifiutare”. “Ci sono persone che avevano chiesto di essere assegnate a Roma e sono state costretta ad accettare Prato o La Spezia per non andare a Milano: questo perché le cattedre messe a disposizione dal Ministero sono solo quelle rimaste libere perché si è deciso di non correggere l’algoritmo”.
Ascolta l’intervista realizzata stamani nella trasmissione NewsBox
La situazione più critica è a Firenze, dove su 90 richieste solo 37 sono state accolte, mentre ad Arezzo le richieste accolte sono state 19 su 29. A Prato 51 le richieste di conciliazione e solo 26 esaminate finora, di cui 21 accolte. A Lucca su 41 richieste si registrano 4/5 docenti che hanno rifiutato la conciliazione.