Sarà dedicato a Davide Lazzaretti, il cosiddetto ‘Cristo dell’Amiata’, il nuovo spettacolo di Simone Cristicchi che si intitolerà ‘Il secondo figlio di Dio’. Lo spettacolo sarà dedicato interamente alla storia di Lazzaretti, ideatore del movimento religioso del giurisdavidismo alla fine del 1800.
Lo ha annunciato lo stesso cantautore ed attore teatrale oggi a Firenze dove ha presentato, in Consiglio regionale della Toscana, il festival ‘Narrastorie’ di Arcidosso (Grosseto), del quale è anche direttore artistico e che si svolgerà dal 23 al 28 agosto.
La storia di Lazzaretti, ha spiegato Cristicchi, “è un po’ un simbolo delle potenzialità che sono dentro ognuno di noi ed è la riprova che attraverso le proprie idee e le parole si riesce a cambiare il mondo. Racconterò da ottobre ad aprile questa storia che narra un pezzo d’Italia che noi non conosciamo”.
L’ultimo spettacolo di Cristicchi quindi, non sarà nel programma di ‘Narrastorie’, nel corso del quale invece ci saranno le prestigiose interpretazioni ad esempio di Marco Paolini, Stefano Benni e Marco Perrotta.
Marco Paolini si esibirà in ‘Studio per un nuovo Album Numero Primo’, Marco Perrotta in “Italiani cìncali’, dedicato agli italiani emigrati in Belgio per lavorare nelle miniere, mentre Stefano Benni proporrà ‘Stefano Benni e le sue storie’. Cristicchi proporrà invece una versione rivista del suo spettacolo ‘Magazzino 18’.
In programma, tra gli altri, anche Claudio Boccaccini in ‘La foto del carabiniere (la storia di Salvo D’acquisto e di mio padre)’ mentre Valerio Aprea leggerà ‘Racconti di felicità’, versione teatrale del libro di Francesco Piccolo. Spazio poi a spettacoli, laboratori e attività, pensati per i bambini e le loro famiglie.
“Cercheremo di fare una magia – ha detto Cristicchi – Spegneremo i tablet e i cellulari, torneremo ad ascoltare la voce di una persona che racconta una storia. Non è nostalgia, voglia di tornare al passato, proviamo a reinventare il modo di raccontare le storie, gli spettacoli sono rivolti al futuro. Grandi nomi hanno risposto al mio appello e io stesso mi metterò in gioco con il più fortunato dei miei lavori, rivisitato per l’occasione”.