FIRENZE – “Abbiamo subito un colpo terribile in queste amministrative. Siamo stati duramente sconfitti, perdiamo negli insediamenti più popolari, c’è una questione sociale seria che non viene affrontata” e inoltre “paghiamo l’avvicinamento a una certa destra parlamentare. Discuterne è necessario”.
Lo afferma il governatore della Toscana, Enrico Rossi, alla vigila dell’attesa riunione della direzione del Pd di oggi pomeriggio a Roma in cui Renzi affronterà le critiche della minoranza nella gestione del partito.
“Una direzione così ampia non è la sede migliore per discutere e confrontarsi “ dice Rossi, secondo cui “serve un ufficio politico composto da una ventina, trentina di persone che si riunisca periodicamente, designato anche dal segretario ma ascoltando tutti. Ne uscirebbe rafforzato lo stesso Renzi”.
Due le priorità per Rossi: approvare entro settembre una legge di stabilità a forte impronta sociale, e reimpostare la campagna referendaria sulla riforma, perché la contrapposizione renziani-antirenziani ha prodotto già sufficienti danni”.
Quanto alla modifica dell’Italicum, aggiunge Rossi “sarebbe un segnale per aprire un dialogo verso il centro e la sinistra. La solitudine del Pd l’abbiamo pagata già abbastanza nelle urne”.