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Ballottaggi, batoste a raffica per il Pd

today20/06/2016

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vivarelli colonna vittoriaTOSCANA – Cinque sconfitte che bruciano come il sale su una ferita aperta, e solo una insperata vittoria per il Partito democratico: in sintesi, il bilancio dei risultati dei ballottaggi delle elezioni comunali in Toscana.

Grosseto, unico capoluogo di provincia al voto, dopo 10 anni torna al centrodestra: nuovo sindaco è Antonfrancesco Vivarelli Colonna, che accresce il vantaggio del primo turno e si imporne con il 55% dei voti sul candidato del Pd Lorenzo Mascagni.

A bruciare maggiormente però è la confitta di Sesto Fiorentino: a vincere è il candidato di Sinistra Italiana, Lorenzo Falchi, con il sostegno della sinistra e dei comitati sorpassa e quasi “doppia” con il 65,5% dei consensi il candidato Pd Lorenzo Zambini (già vicesindaco nella giunta Biagiotti), inchiodato al 34% e in calo di voti rispetto al primo turno.

PD sconfitto anche nella roccaforte rossa di Montevarchi, dove si impone la candidata del centrodestra Sonia Chiassai con il 60% si impone nettamente su Antonio Paolo Ricci del Pd e a Sansepolcro, dove stravince un candidato civico, Mauro Cornioli (68%) e la sindaca dem uscente, Daniela Frullani, è bocciata senza mezze misure e

Fa notizia il caso di Cascina: per la prima volta in Toscana sarà sindaco una esponente della Lega Nord: Susanna Ceccardi, che per soli 101 voti riesce nell’impresa di rimontare e sconfiggere il sindaco uscente del PD, Alessio Antoninelli.

Il Pd si consola solo con Altopascio, comune tradizionalmente di centrodestra, dove la candidata Pd Sara D’Ambrosio vince in rimonta contro il vicesindaco uscente Francesco Fagni.

“Il vero sconfitto è il PD, con una classe politica non credibile e proposte non convincenti – spiega il professor Mario Caciagli dell’Università di Firenze stamani ai microfoni Novaradio – e che nell’impostazione datagli da Renzi non convince gli elettori di sinistra e ha l’effetto di far convergere sugli avversari i voti di centrodestra e del M5S”. Un risultato che ha anche un significato a livello nazionale: “E’ una sconfitta anche di Renzi come segretario del partito – aggiunge  Caciagli – per il quale questo risultato, e in particolare la sommabilità dei voti dei destra e grillini è un campanello d’allarme in vista del referendum costituzionale, che lo stesso premier ha voluto fortemente personalizzare”.

Scritto da: Redazione Novaradio


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