FIRENZE – Il pm di turno Gianni Tei ha aperto un fascicolo per la voragine che si è aperta stamani sul lungarno Torrigiani a Firenze. Secondo alcune fonti sarebbero già stati acquisiti dei documenti nella sede di Publiacqua. Non è ancora invece chiaro quale l’ipotesi di reato e se vi siano indagati.
In base a quanto spiegato da Publiacqua, sarebbero stati due i tubi dell’acqua che si sono rotti questa notte in lungarno Torrigiani: il primo più “piccolo” (40 cm di diametro) che si è rotto poco dopo la mezzanotte, il secondo, assai più grande (70 centimetri di diametro) che ha interessato il principale condotto che porta l’acqua in Oltrarno, la cosiddetta ‘dorsale’ della riva sinistra dell’Arno. Su quale sia stata la causa che ha determinato la voragine è ancora buio pesto, ed in particolare se la rottura dei tubi sia stata causa o effetto dello smottamento del terreno.
E’ quanto ha spiegato Alessandro Carfì, ammimistratore delegato di Publiacqua, che gestisce il servizio idrico a Firenze, al termine della riunione dell’unità di crisi in Palazzo Vecchio. Il tubo principale che si è rotto, ha aggunto, “aveva 60 anni circa e rientrava tra quelli già inseriti nel piano di sostituzione programmati dalla società”, senza però specificare quando la sostituzione sarebbe dovuta essere eseguita. Ancora presto secondo Publiacqua per risalire alle cause. “Dovremo verificare le condizioni dell’asfalto e della tubatura – ha detto lo stesso Carfì – per il momento possiamo solo dire che le cause possibili possono essere diverse. Potrebbe essere anche un flusso d’acqua arrivato da un canale”.
Sulla dinamica degli interventi, invece Carfì ha riferito che il primo allarme è scattato per Publicaqua intorno a mezzanotte e mezzo, quando “grazie a un meccanismo di monitoraggio telemetrico” è stato registrato un calo di pressione ad un tubo passante, ed ha inviato una squadra sul posto. Nello stesso momento – ha spiegato Carfì – i cittadini hanno informato sulla fuoriuscita di acqua il 113, che ha avvertito le altre forze dell’ordine: da stanotte erano già sul posto e infatti la strada è stata chiusa subito”. L’intervento è stato eseguito tra le 1 e le 4, con la “chiusura della tubazione” interessata dalla rottura. Dopo l’intervento non è stato registrato alcun calo di pressione. Alle 6.15 è scattato un secondo allarme” per il crollo del lungarno.
Risposte ancora molto parziali, per il momento, sull’origine di quanto avvenuto questa notte sul lungarno Torrigiani, soprattutto su quanto è stato fatto nell’arco di tempo tra le 4 di notte (fine del primo intervento) e le 6 del mattino (secondo allarme). Numerosi video pubblicati on line, e risalenti alle prime ore della notte scorsa mostrano un ampio allagamenteo di via de Bardi (vedi a lato).
Tanto che a volerci vedere chiaro è anche il sindaco, secondo cui Publiacqua e i suoi tecnici devono “dare risposte”: “Non solo le aspettano i cittadini ma le aspetto io come sindaco informazioni che Publiacqua deve dare” ha detto Nardella ai microfoni della Rai, ribadendo poi che i “soccorsi sono stati tempestivi”. Il primo cittadino ha definito “doverosi gli accertamenti della magistratura”, ma ha escluso ripercussioni di qunato accaduto per l’economia della città perché il danno riguarda un’area circoscritta. Di sicuro però, ha aggiunto, “la rete idrica va tenuta sotto controllo e va ricostruita la dinamica di quanto accaduto”.