FIRENZE – “Non c’è prova che Schettino abbia abbandonato la Costa Concordia”. A parlare è il legale dell’ex comandante della Costa Concordia, avvocato Saverio Senese nell’arringa difensiva al processo di appello in corso a Firenze. “Esiste la prova contraria, e cioè che lui si adoperò per aiutare i 40 passeggeri su una lancia, per non farli morire”.
Anche oggi Schettino è assente in aula. Una difesa che contesta l’intera impostazione delle accuse: “Schettino fece tutto quello che poteva fare e andava fatto” ha detto il legale, lamentando un “atteggiamento di chiusura verso l’imputato”. “Ci sono tre testimoni – precisa – che hanno dichiarato che sul fianco sinistro non c’era più nessuno” ha sottolienato l’avvoato, con riferimento alle accuse rivlte a Schettino di non aver considerato le richieste di aiuto dei passeggeri accalcati sul ponte.
“Schettino – ha prcsato il legale – salì al ponte 11 usando na scala interna da cui non si può vedere la gente, e non sentì le loro urla e richieste di aiuto a causa del vento che soffiava sulla fiancata della nave”.
“Voi lo dovete assolvere, piaccia o no all’opinione pubblica – ha concluso – non ci sono prove che Francesco Schettino sia colpevole”.