FIRENZE – Il mancato accordo sulla redistribuzione dei profughi nell’UE e lo scontro sul controllo delle frontiere irrompono anche nella seconda giornata di dibattito di “State of the Union”, oggi ospitata in Palazzo Vecchio a Firenze, con una mattinata dedicata al tema “Donne e conflitto”.
“Oggi alcuni partiti e governi – ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, nel suo saluto introduttivo – vogliono costruire divisioni con barriere, recinzioni e confini: la storia ci ha insegnato che con le barriere non si risolvono i problemi, ma si creano solo guerre e tragedie. Questi Stati non si possono definire europei”.
Il governatore Enrico Rossi ha scelto di citare una foto di Tess Asplund in cui una donna di colore che avanza a testa alta contro un corteo di neonazisti: “In quello scatto – ha spiegato Rossi – c’è l’Europa di oggi. Da un lato l’Europa della paura, degli imprenditori dell’odio, l’Europa che fa fallire gli accordi sottoscritti per la ridistribuzione dei migranti. In quella foto, ha detto c’è “l’Europa che promuove apertura, coraggio, civiltà”, che rappresenta una nuova Resistenza contro “l’Europa che alza muri e che si rinchiude in se stessa”.
In attesa dell’arrivo del premier Matteo Renzi, che alle 18 sarà protagonista per un faccia a faccia con il primo ministro maltese Joseph Muscat, nel pomeriggio la discussione affronterà i temi dell’intreccio tra religione, marginalizzazone e radicalizzazione con l’ex ministra dell’immigrazione francese Christiane Taubira, e quello su donne e leadership con la ministra dell’istruzione Stefania Giannini, la sua omologa francese Najat Vallaud-Belkacem e la vicepresidente della Consulta Marta Cartabia.