FIRENZE – Istituire un ‘research bonus’, così come esiste l”art bonus’ nel settore dei beni culturali” per incentivare i contributi con defiscalizzazione all’Università da parte dei privati: a lanciare l’idea per la nuova normativa , oggi, è stato il rettore dell’ateneo fiorentino Luigi Dei.
“In periodi di crisi è complicato poter contare sul sostegno privato – ha detto Luigi Dei, rispondendo ad una domanda sull’argomento in conferenza stampa – la defiscalizzazione potrebbe offrire un supporto concreto, e non se ne sta parlando; ma se ne dovrebbe parlare, il mio è un auspicio”.
Non sono mancate dal rettore parole dure nei confronti delle politiche riservate dai governi negli ultimi anni: “Lo stato di salute dell’università è precario” ha dichiarato ricordando gli 1,4 miliardi di euro di tagli subiti nel corso degli ultimi anni: “Non esiste comparto della Pubblica amministrazione che ha avuto un taglio così marcato”. In particolare l’ateneo fiorentino, ha detto Dei, il fondo di finanziamento ordinario è calato dai 262,3 milioni del 2009 ai 233,7 del 2015. “L’Italia è fanalino di coda in Europa – ha attaccato ancora – in tanti aspetti ma anche e soprattutto sul diritto allo studio: qua investiamo meno della metà di quello che investe la Spagna”.