LIVORNO – Giunta Nogarin di nuovo nella bufera sulla vicenda Aamps, dopo la notizia che tra i 15 indagati dalla procura per l’inchiesta “Città pulita” sul buco di bilancio dell’azienda municipalizzata dei rifiuti figura anche l’attuale assessore al bilancio pentastellato, Gianni Lemmetti.
Con lui tra gli indagati anche l’ex sindaco PD Alessandro Cosimi, l’allora vicesindaco Bruno Picchi e l’assessore al Valter Nebbiai, l’ex amministratore unico di Aamps, Angelo Rosi, l’ex direttore generale di Aamps Lorenzo Fommei e 3 fra dirigenti e funzionari del Comune. Le ipotesi di reato sono pesantissime: bancarotta fraudolenta, falso in bilancio, malversazione, abuso di ufficio.
Alla notizia dell’avviso di garanzia, l’attuale assessore Lemmetti ha commentat o: “Se riguarda le questioni di Aamps che ho seguito non ho intenzione di dimettermi”. A difenderlo lo stesso primo cittadino, Nogarin, che smentisce di aver egli stesso ricevuto finora alcun avviso di indagine, e ribadisce: “Siamo stati noi i primi a voler fare chiarezza sulla gestione di Aamps, portando alla luce i debiti, e poi abbiamo fatto quanto in nostro potere per rimetterla in piedi”.
Silenzio però finora dai vertici del M5S a livello nazionale, presi di mira oggi da numerosi esponenti dei dem. “Caro Di Maio, caro Di Battista – scrive il deputato livornese Andrea Romano – anche oggi strategia del silenzio su avviso di garanzia a Lemmetti a #Livorno? #omertàomertà #malgoverno5S”. “La doppia verità del M5S – attacca il senatore viareggino Andrea Marcucci, capogruppo PD in a Palazzo Madama – giustizialisti con i casi giudiziari degli altri, silenziosissimi con i propri. #omertàomertà”.