FIRENZE – Le lettere di licenziamento ancora non sono arrivate, ma la procedura collettiva è già stata avviata per i 61 dipendenti delle cooperative CFT, Manutencoop e Servizi urbani integrati che dal 2013 svolgevano in appalto esterno, per conto di Quadrifoglio spa, il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani e di carta e cartone.
La nuova gara di appalto triennale ha visto l’assegnazione del servizio alle cooperative Astir e EcoEnergia con un ribasso di quasi il 40%. Dato che le regole dell’appalto non prevede la cosiddetta clausola sociale, per i 61 lavoratori non è prevista alcuna garanzia di riassunzione da parte dei nuovi gestori del servizio.
E così, per coloro che dovessero essere chiamati dalle nuove ditte appaltatrici verrebbe proposta un’assunzione con il contratto delle cooperative sociali, con una riduzione del 15-30% del salario, mentre per meno fortunati, la fine del contratto si unisce alla prospettiva di mobilità senza ammortizzatori sociali.
La riunione del tavolo di confrontosi è svolta oggi in Palazzo Medici Riccardi, alla presenza dei vecchi gestori del servizio, delle ditte subentranti nell’appalto e del Comune di Firenze, che controlla il 100% di Quadrifoglio. Al tavolo di crisi per il Comune era presente assessore al lavoro Federico Gianassi, ma non i rappresentanti di Quadrifoglio.
Nell’occasione i lavoratori hanno indetto un’assemblea straordinaria e organizzato un presidio davanti alla sede dell’incotro in via Cavour. “Chiediamo la riassunzione di tutti i dipendenti da prte dei nuovi gestori” ha detto Simone Minchioni di Cisl, annunciando altre iniziative e mobilitazioni. “Al momento – spiega Andrea Gambacciani segretario regionale di Filt Cgil – le cooperative hanno mostrato la disponibilità a garantire il lavoro o farsi carico solo di una parte dei lavoratori”.
“Più in generale – ha aggiunto – chiediamo al Comune inserire da ora in poi, a tutela dei lavoratori, la clausola sociale in tutti gli appalti di aziende partecipate, in attuazione delle previsioni che stanno per essere introdotte nella nuova legge sugli appalti pubblici”.