Domenica prossima, 17 aprile, siamo chiamati al voto per il referendum abrogativo sulle trivellazioni in mare. Si vota dalle 7 alle 23. Per poter esprimere il voto è necessario portare con sé la tessera elettorale e un documento d’identità valido.
Il referendum riguarda l’abrogazione di una norma relativa alle concessioni delle aziende private per le trivellazioni in mare di petrolio e gas naturale entro 12 miglia dalle coste. La consultazione riguarda in totale 92 piattaforme e teste di pozzo, relative a a 21 concessioni (2 in Veneto, 1 in Emilia Romagna, 1 nelle Marche, 3 in Puglia, 2 in Basilicata, 5 in Calabria, 7 in Sicilia) in scadenza tra il 2018 e il 2034.
Votando “SI'” si cancella la possibilità, prevista dalla norma, che le aziende concesionarie continuino l’attività di estrazione fino all’esaurimento del giacimento, e quindi la chiusura delle piattaforme allo scadere naturale delle concessioni (ed eventuali rinnovi già decisi).
Votando “NO” si lascia invariata la norma.
Novaradio ha organizzato uno speciale confronto in diretta tra le ragioni a favore e quelle contro il quesito referendario: ospiti del confronto, moderato da Riccardo Pinzauti della redazione di Novaradio, sono stati Marco Andrei, responsabile nuove pratiche di Arci Firenze e referente del comitato promotore del “Sì” toscano, e Matilde Giovani, membro dell’assemblea nazionale del Pd e dell’associazione “Ottimisti e razionali” per l’astensione.
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