GROSSETO – Buffetti, strattoni, insulti e violenze per costringerli a mangiare: è quanto ripreso dalla telecamere nascoste dagli investigatori all’interno dell’asilo ad inchiodare le maestre di un nido privato “L’Albero Azzurro” di Grosseto: 3 di loro da ieri si trovano agli arresti domiciliari con l’accusa di maltrattamenti verso fanciulli e abbandono di minore. Si tratta di Azzurra Marzocchi, 40 anni, Lisa Marconcini, 32, e Pierina Tinti, 50 anni. Indagate anche altre 3 maestre dello stesso asilo.
Le videocamere nascoste – l’inchiesta va avanti da un anno coordinata dal sostituto procuratore Arianna Ciavattini – hanno osservato cosa succedeva nell’asilo per 40 giorni, registrando anche immagini di alcuni bambini abbandonati per alcuni minuti, da soli, nel corridoio fuori dall’aula o nella sala dormitorio al buio. Immagini che avrebbero comunque escluso lesioni nei confronti dei bambini.
A finire nel registro degli indagati , le due titolari e le quattro educatrici dell’asilo: tre delle indagate sono ai domiciliari mentre per altre si configurerebbero responsabilità minori.
Pare che la maggior parte dei maltrattamenti siano avvenuti nel refettorio: i bambini erano costretti a mangiare dalle maestre che avrebbero spinto all’indietro la testa dei piccoli e soprattutto infilato il cibo con la forza in bocca, chiudendola subito dopo con la mano per evitare che i bambini sputassero il boccone.
In altri casi i bimbi venivano “invitati” a mangiare anche con schiaffi. Dalle registrazioni audio si sentirebbero anche parole dure nei confronti dei bambini, come “brutta” e “stai zitto”. Comportamenti che hanno convinto il gip Marco Bilisari a firmare le ordinanze di custodia chieste dalla procura.